“Avrei bisogno di un materiale che facesse “respirare” il mio tetto, ma nel contempo vorrei che fosse a prova d’infiltrazione. Come posso fare?”
Basta guardarsi un po’ in giro e la soluzione può essere a portata di mano!
Si tratta degli schermi e delle membrane traspiranti. Sul mercato ormai da diverse decine di anni questi teli sintetici sono assoggettati a diverse norme UNI ed esiste, a scopo di promozione e sviluppo del prodotto, un’associazione di categoria che raccoglie i maggiori produttori e commercializzatori, L’AISMT (Associazione Italiana Schermi e Membrane Traspiranti).
Si tratta, per semplificare, di veri e propri rotoli del peso di pochi chilogrammi che una volta stesi sul tavolato, oppure sulla cappa in calcestruzzo,sono in grado di svolgere varie funzioni, prima tra tutte quella di rendere il tetto a falda impermeabile e, scegliendo la tipologia più adatta, anche traspirante. Esistono infatti sia gli schermi totali, che i freni, per arrivare fino ai teli altamente traspiranti.
La discriminante tra le tre tipologie è l’indice SD, che rappresenta lo strato equivalente d’aria. Semplificando al massimo: più piccolo è il valore SD, maggiore è la traspirabilità.
Ci sarebbe moltissimo da dire sulla scelta della soluzione più performante e adatta; nessuno meglio di un progettista preparato lo può fare, in funzione delle peculiarità del tetto e del materiale isolante da utilizzare. Per adesso limitiamoci a citare un’altra importante caratteristica dei teli sintetici, ovverosia la tenuta all’aria, altro argomento importante nella corretta progettazione di un tetto a falda ventilato.